Roberto Siconolfi – classe ’83, campano, sociologo, saggista, mediologo.
Mark Andreessen definisce la repentina ascesa di DeepSeek come il momento Sputnik dell’IA. E infatti, con DeepSeek avviene il sorpasso sugli USA, ad opera della Cina, nel campo delle IA.
Un sorpasso che vede raddoppiare in pochi giorni il numero di visite, e supera i download del suo rivale ChatGpt.
Ma l’ascesa di DeepSeek era stata preparata da tempo. Un’ascesa non priva di controversie però, dall’uso dei processori, alla questione open source, al suo vero fine: l’arrivo della nuova potenza cinese nelle vostre case.
Un momento Sputnik dunque, così definito dal venture capitalist Andreessen, elaboratore del manifesto dei tecno-ottimisti.
Una nuova tappa di quello scontro tra superpotenze in ambito tecnologico, ma anche economico, e geopolitico.
In quest’articolo parleremo di:
DeepSeek e il momento Sputnik
Tra il 24 e il 26 gennaio 2025 l’app DeepSeek, con il suo nuovo modello R1, lanciato il 20 gennaio raddoppia il numero delle visite, da 6.2 milioni a 12.4, mentre la sua antagonista ChatGpt ha un calo netto (40 milioni di visualizzazioni in pochi giorni). Inoltre, supera per numero di download la sua rivale, sia in Cina che negli USA.
Il tutto con un solo investimento di 6 milioni di dollari, contro i 78 spesi da OpenAI per ChatGpt 4, e i 540 milioni della prima versione
Un sorpasso, salutato in maniera entusiastica da Mark Andreessen, venture capitalist delle Big-Tech americane, adesso assoldato anche nell’entourage di Donald Trump, e autore del manifesto dei tecno-ottimisti , per un progresso tecnologico avanguardistico, e ottimistico appunto, basato sulla centralità dell’uomo e il suo slancio vitale.
Mark Andreessen, definisce questo sorpasso come “il momento Sputnik dell’IA ”, facendo riferimento al superamento sempre della superpotenza a stelle e strisce da parte dell’Unione Sovietica, in ambito aerospaziale, nel 1957.
Tuttavia, possiamo dire che, al di là di questo singolo evento, il sorpasso sia avvenuto in maniera graduale e preparato nel tempo.
L’IA cinese e le ragioni del sorpasso
Le ragioni del sorpasso si sostanziano in alcuni passaggi fondamentali.
Innanzitutto il boom di investimenti, provocato da un grande hype per l’entusiasmo per un’IA open source competitiva .
Riguardo il competitor, invece, discorso opposto: le aspettative superavano i reali progressi tecnologici e di mercato, e dunque gli investitori hanno iniziato a ritirarsi quando i profitti non erano più all’altezza, da qui la famosa esplosione della bolla.
Poi abbiamo avuto restrizioni di carattere geopolitico, in Occidente, che hanno limitato la crescita globale.
Ad ogni modo, OpenAI è rimasta un player forte, ma senza il dominio sperato.
Differenze fondamentali dello scenario ci dicono che OpenAI ha ricevuto oltre 13 miliardi di dollari, principalmente da Microsoft, mentre DeepSeek ha raccolto tra 5 e 8 miliardi di dollari, da aziende e fondi asiatici, a cominciare dal governo cinese ‒ ricordiamo che la Cina è un’economia mista pubblico/privato .
Invece, riguardo le strategie di monetizzazione, OpenAI ha puntato su API e ChatGPT Plus, DeepSeek su modelli open source e cloud.
Infine, da un punto di vista politico internazionale, OpenAI è forte in Occidente, DeepSeek è dominante in Asia ma limitata negli USA.
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L’hype DeepSeek e gli aspetti controversi della vicenda
Tra gli aspetti controversi della vicenda vi è innanzitutto il bypassamento, da parte di DeepSeek, delle restrizioni sui processori NVIDIA, con l’utilizzo di processori più potenti.
Inoltre i costi di tutta l’operazione non sono verificabili con certezza.
Poi degli aspetti di carattere tecnico-operativo, come il fatto che l’IA cinese sia venuta fuori con il cosiddetto “model distillation ”, ovvero la distillazione, una sintesi delle conoscenze apprese e utilizzate da OpenAI.
La sua “hype ” è dovuta anche al fatto che sia ottimizzato per i test specifici riguardanti problemi contenuti, ma per problemi complessi, basati su un codice complesso o linguaggi multilingua no.
Poi, c’è una delle questioni fondamentali legate a dati e privacy, considerando che il modello cinese non comporta limiti di policy a riguardo. Certo anche OpenAI, Google, ecc. utilizzano dati personali, ma questo non scagiona l’IA cinese.
Infine, anche la tecnologia open source utilizzata, che viene passata per “FreeWare” , software libero, quando in realtà è una semplice scelta legata alla migliore resa e flessibilità tecnica dell’IA.
Ma qui entriamo in un altro campo che analizzeremo meglio successivamente.
DeepSeek e la battaglia geopolitica sull’IA
Le tecnologie digitali sono diventate il nuovo campo di battaglia delle potenze mondiali, segnando un’epoca di competizione tra imperi economici e politici.
Gli USA, con la Silicon Valley, dominano il cyberspazio grazie a una combinazione di potere militare, economico e tecnologico, costruendo un modello legato all’ideologia liberal-libertaria e all’innovazione privata. Tuttavia, figure come Musk e Thiel hanno spostato l’equilibrio verso posizioni conservatrici e anarco-capitaliste.
La Cina, invece, ha investito massicciamente in IA, 5G e tecnologia quantistica, cercando l’autosufficienza con programmi come Made in China 2025. Il governo utilizza la tecnologia per il controllo sociale e sta imponendo i suoi standard globalmente.
Anche altre potenze si muovono: la Russia considera l’IA strategica per il futuro, mentre l’India e altri paesi emergenti stanno accelerando i loro sviluppi tecnologici.
Questa corsa globale alle nuove tecnologie ridefinisce il potere mondiale, con Stati che investono pesantemente per non rimanere indietro.
Il XXI secolo sarà segnato da questa lotta per il dominio tecnologico, dalla relazione con l’Impero del web .
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Roberto Siconolfi e Cristian Maddaloni
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L’IA e il modello (problema) cinese
L’ambito delle IA e delle nuove tecnologie costituisce sicuramente uno dei pilastri di quel soft power che la Cina utilizza come sua specifica politica di penetrazione nei paesi esteri. Acquisto di infrastrutture e di asset fondamentali, partnership commerciali sempre più estese, pole position nell’ambito delle aziende mondiali dell’Hi-Tech. Il tutto abbinato ad un regime autocratico, se non autoritario, illimitato dal punto di vista dei poteri politici del suo Stato, e anche ad una nomea di leadership saggia, diversa, ad esempio, dagli USA aggressivi ed imperialisti.
Un’avanzata mondiale favorita anche da pezzi dell’establishment e delle Big-Tech degli stessi USA. Pensiamo alle politiche anti-russe della presidenza Biden, che hanno consolidato l’asse russo-cinese, pensiamo al ruolo di Google e ai suoi affari cinesi , denunciati dallo stesso Peter Thiel.
Un gioco di sponda anche con la mission della multinazionale del web, con valori e modelli, ammirati anche da altri grandi consessi occidentali, pensiamo al WEF, o pensiamo ai partenariati sempre più stringenti con i paesi UE.
Il modello cinese, ovvero quel mix di pratiche, progettualità e sperimentazioni fatte di un sofisticato sistema di sorveglianza digitale e controllo sociale, attraverso l’uso di tecnologie come il riconoscimento facciale, l’intelligenza artificiale e i big data.
DeepSeek e la battaglia ventura
In scenari sempre più complessi e compositi, la battaglia tra potenze mondiali per le IA sarà fondamentale, e costituirà il fulcro del gioco economico, geopolitico, oltre che tecnologico.
Le grandi potenze, a partire dagli USA, sono al centro di questo scenario, ma la Cina, avanza sempre più come abbiamo visto in questa rassegna, e sembra sempre più tirare la volata al gigante a stelle e strisce.
Vedremo, in tutto ciò, come procederà DeepSeek, ovvero quello che nel migliore dei modi possibili, è stato definito come il “momento Sputnik dell’IA ”.
Ecco quindi la battaglia ventura, una battaglia che quel conglomerato tecnocratico, più che politico chiamato UE, si appresta a combattere, invece, a colpi di regolamenti e restrizioni.
Davvero poco mi pare, poco e sbagliato!
Roberto Siconolfi, classe ’83, campano, sociologo, saggista, mediologo. Uno dei suoi campi principali di ricerca è il mondo dei media, in tutti i suoi aspetti, da quello tecnico a quello storico e antropologico, fino a giungere al piano “sottile”, “magico”, “esoterico”.