Daniel Casarin – Imprenditore ed analista indipendente, si dedica al mondo della comunicazione, del marketing, del business design e della trasformazione digitale.
Il mondo è cambiato. Aspetti lavorativi, modalità comunicative, approcci relazionali: il Covid-19 lascerà conseguenze differenti, tuttavia, per chi si è trovato ad affrontarlo con strumenti e strategie adeguate, si è trasformato in una vera e propria opportunità di crescita personale e professionale. Come è possibile?
Consapevolezza degli obiettivi da raggiungere, targetizzazione degli utenti, coerenza nelle scelte programmatiche, impostazione di una strategia efficace. In una parola ascolto.
Un’azienda che cambia è un’esperienza evolutiva e involutiva allo stesso tempo. Ecco perché bisogna osservarla, ascoltarla e comprenderla fino in fondo.
In caso contrario, il rischio è quello di diventare obsoleti e inefficaci. Il successo di un’azienda è dato dalla visione di insieme che ne caratterizza elementi interni ed esterni, accogliendo criticità e novità di un mondo in costante mutamento: inbound marketing, sales, service, conversion rate optimization e growth hacking, sono aree di indagine oltre che soluzioni, ma per renderle efficaci è necessario rivolgersi a professionisti in grado di personalizzare i servizi sulla base delle esigenze dei clienti, oltre che del momento.
In questo articolo ci occuperemo di:
Quali sono gli strumenti per generare lead di qualità?
Automatizzare la lead generation è ormai fondamentale per un marketing efficace. Ma quali strumenti fanno al caso tuo?
Lead generation B2B, cos’è e come farla
Per capire cos’è la lead generation iniziamo da una domanda: “Conoscete i contatti potenziali della vostra attività?”. “Quanti e quali potreste raggiungere?” Se la risposta è No, o non saprei, avete bisogno di leggere questo articolo.
La lead generation racchiude tutte quelle azioni intraprese per generare, acquisire, e perché no, fidelizzare potenziali clienti attraverso i contatti.
Generare nuovi contatti significa andare verso una sicura strategia di crescita della vostra azienda, significa intercettare un bisogno o un interesse ancora prima che si traduca in ricerca.
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Nuovi contatti: meglio la qualità o la quantità
Numeri o contenuti? È meglio attuare una lead generation per acquisire un elevato numero di contatti o è preferibile attirarne un numero inferiore, ma con una specifica profilazione cliente?
Abbiamo appena individuato due modalità precise di lead generation, ovvero attraverso una campagna o l’inbound marketing.
La prima individua contatti non targetizzati, ma numericamente alti, la seconda consente una garanzia maggiore che il contatto si traduca in un potenziale cliente, perché già profilato. Le lead di una campagna portano dentro chiunque, l’inbound marketing fa entrare solo coloro che sono già stati filtrati dal monitoraggio dei contenuti.
Qualificare una campagna potrebbe rivelarsi un dispendio di energie e di risorse, perché, dopo la fase di analisi, potreste scoprire che quel contatto non è minimamente interessato ai vostri servizi/prodotti.
Primo step : delineare e qualificare i lead, in base all’ideal costumer profile definito inizialmente
Se vi sarete affidati a dei professionisti, dovranno essere in grado di agire secondo lead scoring, per fornirvi un punteggio totale delle singole azioni relative ai lead, dividendole tra azioni positive (lead vicini ai vostri prodotti) e azioni negative (lead lontani dalla vostra azienda o dal vostro servizio).
Secondo step: passare dalla teoria alla pratica. Avete dei contatti qualificati e analizzati? Bene! È il momento di “agganciarli” per costruire la vostra relazione
Una volta identificate i lead, occorre utilizzare i mezzi di comunicazione, quali telefono, email o social media precedentemente impostati.
Diventa evidente che una lead generation condotta con strategia di inbound marketing offre molte più possibilità che il cliente diventi contatto.
“Comprendere perché il cliente acquista e come sia arrivato ad una determinata scelta è fondamentale per aumentare il guadagno e ridurre le spese legate al ciclo di vendita.”
Lead generation: capire perché il cliente acquista
Negli ultimi due anni sono pressoché scomparsi gli incontri in presenza, ma anche le telefonate, troppo spesso, non sortiscono gli effetti voluti. Lo smart working ha generato una bulimia da strumenti informatici.
Tuttavia, nessuno di questi aspetti superabili deve interferire con il vostro piano che dovrà prevedere un’accurata analisi del business aziendale, l’individuazione dei bisogni dei clienti, la proposta di valore, l’esame degli asset e l’analisi delle attività di comunicazione (sito, landing page ecc…).
Eseguiti questi passaggi occorrerà considerare il fatturato che si vuole raggiungere; il valore assegnato ad ogni nuovo cliente; il tasso di conversione da lead a potenziale cliente e quello da visitatore a lead; la fase di proposta del preventivo e la valutazione.
Automatizzare l’intero processo di lead generation è possibile, ma occorrono professionisti in grado di fornirvi le risposte che stavate cercando. Software dedicati e piattaforme di gestione, fanno parte della digitalizzazione del marketing, impensabile restarne fuori, d’altra parte può diventare un secondo o terzo lavoro.
Ecco perché occorre scegliere con cura i fruitori dei servizi digitali: la professionalità è la moneta per il successo.