A tre anni di distanza dalla pubblicazione, rileggere Predicting Personality è necessario per comprendere quanto ancora sia possibile fare in ambito marketing e vendite.
Nel mare di canali, di voci e di messaggi che inondano ogni mercato influenzando clienti, prospect e addetti ai lavori, il livello di scetticismo riguardo a qualsiasi messaggio è sempre più elevato.
Comunicare sta diventando sempre più difficile.
Esistono poi coloro che stanno imparando ad essere sempre più efficaci, non contribuendo ad aumentare il rumore di fondo, quanto a comprendere sempre di più le diverse personalità delle persone intorno a loro, sapendone adattandone la comunicazione.
L’AI è l’arma segreta (ormai da tempo ed ora in accelerazione). Parliamo di una nuova forma di tecnologia che i professionisti più focalizzati sulla comunicazione e con una visione del futuro utilizzano per comprendere come gli altri pensano e affrontano le conversazioni.
Predicting Personality aiuta a comprendere e sfruttare appieno il potere dell’intelligenza artificiale fornendo consigli chiari e pratici per applicarla alle conversazioni più importanti tra cui negoziazione, conflitto, feedback, contatti freddi e altro ancora. Andando più in profondità sul lavoro di Drew D’Agostino e Greg Skloot si passa dall’esame dei vari modelli ai metodi di misurazione della personalità a come questa è influenzata si riflette nel comportamento e nelle relazioni interpersonali in ambito aziendale.
L’edizione costruisce con precisione matematica un importante ponte tra framework di lavoro innovativi e (ancora, aggiungerei) sconosciuti nella totalità delle PMI nostrane, nuovi processi di gestione qualitativa dei contatti. Tutti concetti che in area B2B sono realmente strategici.
Ritengo l’edizione imprescindibile per chi voglia fare un salto di qualità nella gestione delle relazioni commerciali (e di smarketing), aumentandone le performance grazie alla raccolta di dati (più o meno “small”), insights e all’AI.
Siamo solo all’inizio.